lunedì

Le vibrazioni che aiutano a controllare muscoli e articolazioni




Di tanto in tanto vado alla ricerca di informazioni su possibili terapie di supporto che possono essere utili ad alleviare dolori, contratture. L'articolo che riporto di seguito può dare ulteriori delucidazioni sul funzionamento del Crosystem.


Con semplici vibrazioni il cervello controlla meglio muscoli ed articolazioni
 
Semplici vibrazioni ripetute, non invasive, per migliorare le funzioni del cervello nel controllo di muscoli e articolazioni.
Con risultati positivi in diversi campi: dal miglioramento della stabilità degli anziani al recupero dalla fatica per le persone sane. Dalla riabilitazione post ictus e in caso di spasticità alla cura di patologie ortopediche.
E' la procedura "RMN" (Repeated Muscle Vibration) studiata da ricercatori dell'Istituto di fisiologia umana dell'università Cattolica di Roma, in collaborazione con Fondazione Santa Lucia ed Ebri, università di Perugia e La Sapienza di Roma.
I fondamenti fisiologici e i risultati della procedura saranno presentati in occasione del Seminario scientifico intitolato:
'La stimolazione propriocettiva, Il controllo e la riabilitazione motoria".
Nuove evidenze cliniche e correlati neurofisiologici", sono stati dimostrati al Policlinico universitario Agostino Gemelli.
In pratica l'applicazione di particolari sequenze di micro vibrazioni meccaniche ad alcuni muscoli del corpo è in grado di incrementare le funzioni di alcune aree del cervello, migliorando la funzione muscolare, secondo i risultati degli studi, pubblicati sul numero di dicembre del "Journal of Neurological Science".
La procedura si basa su uno specifico strumento, che sviluppa una sequenza di segnali meccanici di piccolissima ampiezza, che vengono letti da specifici sensori nervosi presenti nei muscoli e inviati al sistema nervoso centrale. Ciò che appare essere una piccola vibrazione meccanica, è in realtà - spiegano i ricercatori - un codice in grado di riprogrammare selezionate aree del sistema nervoso.
Questa procedura è la prima ad agire in modo semplice, non invasivo e persistente sui controlli nervosi dei muscoli. La stimolazione, grazie agli studi condotti da Barbara Marconi (Fondazione Santa Lucia ed Ebri) e da Guido Maria Filippi (università Cattolica), è in grado di modificare la funzione di specifiche aree corticali di controllo motorio, attivando meccanismi in grado di favorire un netto miglioramento delle funzioni motorie.

La procedura semplice nell'esecuzione - il protocollo prevede l'applicazione della micro vibrazione 3 volte al giorno, 10 minuti ogni volta, per 3 giorni consecutivi ai singoli muscoli su cui si desidera agire - si è dimostrata in grado di produrre effetti positivi in una gamma molto estesa di situazioni: in campo neurologico, della riabilitazione post ictus e della spasticità e della flaccidità, nel controllo del senso della fatica e del dolore e nella forza nelle persone anziane a rischio di caduta, nelle patologie ortopediche.
Questo potenziamento è "a lungo termine", perché a fronte di minuti di stimolazione, si mantiene nel tempo per settimane e mesi. Il successivo utilizzo di potenziamento (fisioterapia, allenamento) consolida, rinforza e mantiene gli effetti per mesi, in alcune situazioni per molti mesi. In campo ortopedico la procedura è risultata molto efficace nelle situazioni in cui l'immobilizzazione, dopo interventi operatori, o il dolore articolare spingono verso un cattivo uso muscolare.

Per esempio, studi preliminari condotti al Policlinico Gemelli hanno mostrato riduzioni del dolore del 50% nei pazienti con artrosi gravi a sole 2 settimane dal trattamento. Nelle persone anziane il trattamento della rMV concentrata sui quadricipiti ha determinato, negli studi finora effettuati dai ricercatori della Cattolica - insieme ai colleghi dell'università di Perugia e de "La Sapienza" di Roma, in collaborazione con il Comune capitolino - un incremento della potenza del 70-75% e della stabilità del 30-35%. In particolare, uno studio condotto su 200 'over 65' dei "Centri anziani" di Roma ha permesso di osservare una diminuzione del rischio di cadute nell'83% degli anziani e un ripristino della normalità nell'89%.
Il trattamento, inoltre, è utile anche per persone sane, in particolare sportivi. In individui giovani, non sottoposti ad alcuna forma di training nei mesi precedenti lo studio e durante lo studio, si sono osservati incrementi della resistenza alla fatica pari ad oltre il 40% e aumenti della forza esplosiva pari al 27%.
"Per quanto possa sembrare estesa l'applicabilità della procedura e sorprendente l'ampiezza degli effetti - spiega il fisiologo della Cattolica Guido Maria Filippi - si deve ricordare che, come evidenziato dagli studi condotti in collaborazione tra Ebri e Cattolica di Roma, la procedura potenzia le reti nervose e i meccanismi che regolano il controllo muscolare, minimizzando le contrazioni inutili (presenti nella spasticità, negli anziani che temono di cadere, nei soggetti che non hanno acquisito un'adeguata 'fluidità' nel gesto atletico), favorendo il reclutamento delle fibre muscolari, carente nei sedentari per abitudine o per immobilizzazioni terapeutiche. Si tratta quindi di un'azione diretta e mirata su selezionate reti nervose, che svolgono un ruolo primario nel controllare e coordinare ogni nostro movimento".

Tratto da: adnkronos.com
http://www.mednat.org/medicina_alternativa.htm

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