Il vasto mondo dell'handicap è evidentemente preso più in considerazione oggi, rispetto a qualche decennio fa, nel senso che se ne parla e qualcosa si muove. Magari non per chissà quale nobile intento umanitario, magari soltanto perchè i media alzano l'odiens o la politica ha un argomento sensibile da strumentalizzare, in ogni caso, nel bene e nel male, se ne parla.
Il silenzio sui disabili è ormai rotto, gli stessi interessati e le loro famiglie sono da anni attivi nel rivendicare il diritto a vivere un'esistenza valida nonostante l'handicap.
Se pensiamo soltanto a quanta strada hanno fatto i ragazzi affetti da sindrome di Down, alla loro inclusione in svariati settori sociali. Si sono distinti come atleti, attori, cuochi... Insomma, la conoscenza del problema alfine ha aperto loro delle strade impensabili non molto tempo fa.
E lo stesso si può dire dei giovani autistici, un mondo sconosciuto che faceva paura ora è diventato più comprensibili alla gente - è emblematico il successo della serie tv sul medico autistico The Good Doctor. Oggi esistono associazioni impegnate a rendere questi ragazzi capaci, un domani, di essere autonomi, di avere un'occupazione, di essere parte della società. Le trasmissioni televisive fanno quasi a gara per invitarli nei loro studi, e attraverso la tv, spesso, hanno anche trovato attenzione e soluzione dei casi drammatici.
